Ptiliogonys Swainson, 1827 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Ptiliogonatidae[1].
Il nome scientifico del genere, Ptiliogonys, deriva dall'unione delle parole greche πτιλον (ptilon, "piuma") e γονυς (gonys/gonus, "ginocchio"), col significato di "dalle ginocchia piumate", in riferimento alla copertura di piume di questi uccelli.
Si tratta di uccelli di piccola taglia (18,5-24,4 cm di lunghezza, dei quali la metà spetta alla coda), caratterizzati dall'aspetto massiccio e paffuto, con testa arrotondata sormontata da una cresta erettile di penne e munita di corto becco conico e robusto, ali digitate, zampe corte e sottili e lunga coda dall'estremità squadrata.
Il piumaggio è dominato dalle atonalità del grigio-bruno, più scuro su testa e area dorsale e più chiaro sul ventre: il sottocoda è giallo, e l'orlo e la base di ali e coda è nero. I maschi presentano colorazione più vivida rispetto alle femmine.
Si tratta di uccelli diurni e molto vispi, che vivono in gruppetti e passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo (costituito da bacche e piccoli insetti), spesso appostandosi su posatoi in evidenza alla maniera dei pigliamosche propriamente detti: durante la stagione riproduttiva le coppie (si tratta infatti di animali monogami) collaborano nella costruzione e nella difesa del nido, nella cova e nelle cure parentali ai nidiacei.
Le specie ascritte al genere popolano i pascoli alpini inframezzati da aree alberate dell'asse montuoso dell'America Centrale, dal nord-est del Messico al nord-est di Panama.
Al genere vengono ascritte due specie[1]: