Corrido comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Molina (lista civica Il campanile) dal 25-5-2014 (3º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 46°03′N 9°08′E |
Altitudine | 468 m s.l.m. |
Superficie | 6,19 km² |
Abitanti | 815[1] (30-11-2020) |
Densità | 131,66 ab./km² |
Frazioni | Bicagno, Cancellino, Molzano, Vesetto (sede comunale) |
Comuni confinanti | Carlazzo, Porlezza, Val Rezzo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22010 |
Prefisso | 0344 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013077 |
Cod. catastale | D041 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 755 GG[3] |
Nome abitanti | corridesi |
Patrono | santi Materno e Martino |
Cartografia | |
Posizione del comune di Corrido nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Còrrido[4] (Còrit o Còret in dialetto comasco[5][N 1], AFI: /ˈkɔrit/ o /ˈkɔret/) è un comune italiano di 815 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Il comune di Corrido occupa le alture moreniche che ricoprono le ultime pendici del Monte Colmen (m 1099), in posizione dominante sull'ampio conoide depositato dal torrente Cuccio, a un'altezza variabile fra i 480 ed i 570 metri.[6] Il territorio comunale si colloca sulla destra orografica della Val Cavargna e si allarga verso la Val Rezzo.[6]
Ai tempi del Ducato di Milano, Corrido faceva parte della pieve di Porlezza.[7] Quando nella seconda metà del XVIII secolo la Lombardia austriaca fu suddivisa in province, il comune di Corrido, sempre confermato nella Pieve di Porlezza, venne in un primo momento inserito nella Provincia di Como per poi tornare, nel 1791, in quella di Milano.[7]
Con le riorganizzazioni territoriali del Regno d'Italia da parte di Napoleone Bonaparte, nel 1812 Corrido vide un allargamento dei propri confini territoriali, che si estesero ai comuni di Buggiolo e Seghebbia.[7]
In seguito alla caduta di Napoleone e al conseguente passaggio della Lombardia agli austro-ungarici, l'aggregazione venne tuttavia abrogata e Corrido divenne uno dei comuni della Provincia di Como all'interno del Regno lombardo-veneto.[7]
Il comune non ha ancora adottato uno stemma ufficiale. È stata proposta l'adozione di uno scudo d'azzurro, alla banda d'argento, accompagnata da due stelle dello stesso, ripreso da una targa affissa sulla facciata del municipio.[8]
Uno sperone roccioso dominante il torrente Cuccio ospita la chiesa dei Santi Materno e Martino[9], elevata a parrocchiale nel 1587 e rifacimento di una costruzione[6] attestata nella pieve di Porlezza a partire dal Duecento.[10] Edificio a tre navate, la chiesa ospita tele e affreschi dei secoli XVII e XVIII, paliotti barocchi in scagliola policroma ad opera dei Magistri intelvesi, oltre a un Crocifisso di legno compreso in una cornice dorata[6].
Corrido ospita inoltre una serie di piccoli oratori databili al XVII secolo:
Sulla strada verso carlazzo si trova il "ponte del Saltone", che scavalca una forra in cui il torrente Cuccio forma una cascata che, al termine della sua caduta, forma profondo un pozzo.[6] Poco sotto l'attuale ponte si trovano i resti di un altro più vecchio, in pietra, crollato nel corso del tempo.[6]
Poco sopra un altro ponte in pietra, detto "di San Pietro", si trova l'omonimo mulino, non più in uso ma le cui attrezzature sono ancora ben conservate.[6][14]
In località Molzano si trovano inoltre due antichi palazzi signorili (XVIII sec.) caratterizzati dalla presenza di arcate.[15]
Percorso Pineta-Buggiolo
Dalla località Pineta Ponte di Basso parte un percorso in salita che raggiunge l'abitato di Buggiolo, nel Comune di Val Rezzo.[16] Soprannominato come "Sentiero del Partigiano" in ricordo del ventunenne Umberto Guaino ivi giustiziato dalle truppe fasciste nel 1945, il sentiero ospita la Cappelletta votiva di Via Forca, situata a poca distanza dal luogo dell'esecuzione, segnalato da una croce ferrea.[16]
Lungo il percorso è possibile osservare[16]:
Abitanti censiti[17]
A Corrido si festeggia le festa patronale dei santi Materno e Martino (terza domenica di luglio)[6]. Per quanto concerne le frazioni, a Biccagno si festeggia sant'Antonio abate (terza domenica di gennaio), a Cancellino Sant'Antonio da Padova (3 giugno) e a Molzano San Benedetto (prima domenica dopo Pasqua).[6]
Il comune di Corrido, attraversato dalla strada provinciale Porlezza-Val Rezzo, si compone delle seguenti frazioni[6]:
Nei secoli passati Corrido costituiva un territorio a vocazione essenzialmente agricola: nelle zone più a valle erano diffuse la frutticoltura e la viticoltura (vi si produceva un vino chiaro e leggero, soprannominato el ciarèl) e sulla frutticoltura, mentre l'economia delle aree più a monte era basata sulle coltivazioni di mais e foraggio, la produzione di legname e lo sfruttamento di pascoli.[6]
A partire dalla seconda metà del Novecento prese piede il fenomeno del pendolarismo di operai impiegati nell'edilizia ma ancor di più il frontalierato verso la Svizzera, cosicché solo una minima parte della popolazione rimase impiegata nel settore primario (perlopiù nell'allevamento di bovini).[6]