Nell'universo di Zorobabele ci sono infiniti aspetti da esplorare, comprendere e discutere. Dalle sue origini fino alle sue implicazioni nella società odierna, Zorobabele è diventato un argomento centrale di dibattito e riflessione in diversi ambiti. Il suo impatto sulla cultura, sulla politica, sull’economia e sulla tecnologia la rende protagonista indiscussa sulla scena globale. Nel corso della storia, il Zorobabele si è evoluto e ha generato grandi cambiamenti e sfide, e continua ad essere oggetto di studio e interesse sia per esperti che per hobbisti. In questo articolo esploreremo alcuni degli aspetti più rilevanti di Zorobabele e la sua influenza sul mondo contemporaneo.
Dopo la presa di Babilonia da parte dei Persiani, nel 538 a.C. l'imperatore Ciro II emise un editto che consentì ai Giudei di lasciare l'esilio babilonese per tornare nel loro paese di origine e ricostruirvi il tempio. L'esodo verso Gerusalemme viene cantato nei rotoli scritti dal Secondo Isaia. Fu guidato da Zorobabele, che diventò il nuovo governatore della Giudea. Il suo nome è citato:
Nel 535 le fondazioni del Secondo Tempio erano già concluse, ma solo all'inizio del settembre del 520 Zorobabele ne riprese l'edificazione influenzato dai profetiAggeo e Zaccaria, i quali annunciavano che con la conclusione dei lavori si sarebbero realizzate le speranze del popolo ebraico: l'avvento di YHWH e del suo regno, l'era escatologica e messianica, che avrebbe potuto coinvolgere lo stesso Zorobabele in quanto discendente della casa di Davide.[1][8]
«Come Aggeo, Zaccaria si preoccupa della ricostruzione del tempio. Ma l'attesa escatologica è più urgente. Questa restaurazione deve aprire un'era messianica in cui sarà esaltato il sacerdozio rappresentato da Giosuè (Zaccaria 3, 1-7[9]), ma in cui la regalità sarà esercitata dal germoglio (3, 8[10]), termine messianico applica a Zorobabele (6, 12[11]). I due unti (4, 14[12]) governeranno in perfetto accordo (6, 13[13]).[14]»
Sheshbazzar
Le importanti azioni svolte da Zorobabele si sovrappongono ad azioni analoghe che sempre nella Bibbia sono attribuite a Sesbassar[15], anch'egli detto "principe di Giuda" e "governatore della Giudea" e perciò alcuni studiosi hanno ritenuto che si tratti della stessa persona, caratterizzata sia con un nome babilonese che con uno aramaico[16][17]. Questa ipotesi sembra inconciliabile col fatto che essi sembrano due persone diverse "citate l'una accanto all'altra in tempi diversi (Esd 5, 2.14)"[18]. Il nome Sesbassar, inoltre, ricorda quello di Seneazzar, uno zio di Zorobabele, ma non si vede motivo per ipotizzare una assimilazione linguistica e perciò non si riesce a collocare Sesbassar entro la genealogia della famiglia reale di Giuda. Una soluzione potrebbe essere di ritenere Sesbassar un inviato speciale di Ciro, operante solo per un tempo limitato.[19] Alcuni studiosi, come Galling e Donner, ipotizzano un primo rientro in Palestina nel 538 a.C. sotto la guida di Sheshbazzar e un secondo sotto Zorobabele e Giosuè nel 520.