Rosello comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Chieti |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessio Monaco (Europa Verde) dal 12-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022) |
Territorio | |
Coordinate | 41°54′N 14°21′E |
Altitudine | 920 m s.l.m. |
Superficie | 19,23 km² |
Abitanti | 163[1] (31-12-2022) |
Densità | 8,48 ab./km² |
Frazioni | Colle Tasso, Giuliopoli |
Comuni confinanti | Agnone (IS), Borrello, Castiglione Messer Marino, Pescopennataro (IS), Roio del Sangro, Villa Santa Maria |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 66040 |
Prefisso | 0872 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 069078 |
Cod. catastale | H566 |
Targa | CH |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 576 GG[3] |
Nome abitanti | rosellani |
Patrono | Natività di Maria Vergine |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Rosello all'interno della provincia di Chieti | |
Sito istituzionale | |
Rosello è un comune italiano di 163 abitanti[1] della provincia di Chieti in Abruzzo, facente parte dell'unione dei comuni montani del Sangro.
Il paese risulta insediato dai monaci benedettini dell'abbazia di San Giovanni in Verde (il nome deriva sicuramente dal vicino Rio Verde) già nell'Alto Medioevo ma bisogna aspettare il XII secolo per vederlo citato per la prima volta in un documento.[4]
In seguito fu feudo dei Caldora (XV secolo), dei Del Gesso, dei Bernardi (XVII secolo), indi dei Caracciolo di Villa Santa Maria (XVIII secolo).[4]
Un certo Giulio Caracciolo, fratello del più celebre San Francesco Caracciolo, fece costruire la frazione di Giuliopoli.[4]
In un manoscritto del 1541 viene citata la costruzione della chiesa. La chiesa sovrasta l'abitato di Rosello dalla roccia di montagna, è in stile gesuitico (XVII secolo), ma fu ricostruita totalmente dopo il terremoto del 1703, non rispettando l'antico imoiamro3, esternamente infatti si vedono dei contrafforti sporgenti e nin regolari, che dimostrano la riduzione del perimetro e dell'area della chiesa, soprattutto dovuti ai nuovi restauri dopo i danni della guerra. Il campanile è ottocentesco, a torre, nel 2012 è stato provvisto del concerto di 3 campane, fuse dalla fonderia Marinelli della vicina Agnone per la nuova parrocchia di San Nicola, posta a valle. L'interno è ad un'unica navata ed è privo delle decorazioni originarie. La facciata è a capanna. Il campanile è scandito da tre cornici marcapiano.[5]
Trattasi di un palazzo a corte suddiviso in due piani, affacciato sulla piazza del Municipio. Attualmente è adibito ad uso privato a scopo abitativo e ad uso ufficio postale.[6]
Verosimilmente la costruzione dell'edificio risale alla dominazione del paese della famiglia Caracciolo.[6] (XVII-XVIII secolo).
Uno dei lati del palazzo è rivolto verso la piazza. Dei 5 portali del piano terra 4 hanno semplici stipiti e architravi, mentre il portone centrale presenta piedritti e archivolto in pietra. I muri sono in pietra leggermente sbozzata e ciottoli spaccati. Il livello superiore è intonacato. Le aperture del piano superiore sono site sopra quelle del piano inferiore sono presentano stipiti e architrave in pietra. Il coronamento è rappresentato da un triplice ordine di romanelle in muratura.[6]
Trattasi di ruderi. Sovrastava il nucleo originario del paese sopra il monte roccioso della chiesa di san Nicola. Viene nominata in un documento del 1541. Alcune parti della roccaforte non sono del tutto esplorate: ne restano solo poche tracce di una muratura in struttura semicircolare forse appartenenti ad una torre cilindrica e di un recinto di un forte.[7]
Si trova tra piazza del Monumento e corso Vittorio Emanuele, realizzata nella metà degli anni 60, quando la popolazione si era spostata più a valle, lungo lo stradone che porta alla riserva dell'Abetina. La chiesa è a impianto rettangolare irregolare, con facciata a spioventi, piccolo portico di accesso, campanile laterale a vela molto grande, che accoglieva un concerto di 3 campane a slancio, fuse dalla fonderia Marinelli di Agnone, poi traslate nella chiesa antica sopra il borgo.
L'interno è a navata unica, soffitto a capriate, si conserva la nicchia con la statua processionale , e una quarta campana staccata dal concerto.
Principale piazza, vi si affacciano il palazzo Caracciolo e il palazzo municipale, del XIX secolo ma ampiamente rifatto in stile pseudo antico, dopo i danni della guerra. La facciata ha ordine regolare di finestre, e una torretta quadrata con orologio. La piazza è abbellita da un fontanone a vasca circolare, tardo ottocentesco, con il fusto centrale in pietra lavorata, che sorreggere un'altra piccola vasca. Dalla piazza si ammira un belvedere della vallata Le Macchie, e del comune di Fallo, con la vicina Civitaluparella.
Benché in gran parte abbandonato, si conserva ancora, attraversato da corso Vittorio Emanuele, che sale sino alla chiesa antica di San Nicola dalla piazza. Le case sono abitazioni in pietra irregolare di montagna, addossate le une alle altre, da più parti spuntano delle rocce dell'altura di montagna, sopra cui fu costruita Rosello.
Verso la parte bassa del paese si conservano le cosiddette "Pagliare", case pastorali molto povere e semplici, usate come stalle dai pastori, che necessiterebbero di una riqualificazione.
Ha un'estensione di 211 ha e l'altitudine varia tra 850 e 1179 m del monte Castellano.
Il fiume principale è il torrente Turcano (affluente del Sangro).
Un tratturo collega quest'oasi con il Biferno.
Trattasi di un edificio religioso con impianto ad aula unica rettangolare. Il complesso è sito nella contrada Le Macchie, a circa un chilometro dalla provinciale Rosello-Borrello, presso il cimitero, su di un poggio, con vista su Rosello.[8]
L'ala di sinistra è più antica e risale ai primi anni del XVIII secolo. L'unico elemento originario è la facciata, in quanto l'interno è stato trasformato completamente. L'ala destra risale agli anni sessanta.[8]
Le aperture sono in stile settecentesco. Le pareti sono in pietra leggermente lavorata. L'interno ad aula è completamente intonacato con decorazioni a cornici e stucchi dorati.[8] Inoltre, nell'interno vi è un dipinto di anonimo, forse di scuola napoletana o leonardesca o del Perugino, raffigurante la Madonna del Purgatorio.[4]
In questo dipinto la Madonna risulta seduta, col bambino sulle ginocchia, sulle nuvole mentre degli angioletti le pongono sul capo, rivolto in basso a sinistra dello spettatore, una corona dorata.[4]
In basso vi sono le anime dei dannati con le mani rivolte verso la Madonna in atto di supplica.[4]
Si trovano a Borrello, vicino a Rosello, e sono tra i luoghi naturali più visitati della zona.
Abitanti censiti[14]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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21 novembre 1993 | 26 maggio 2002 | Ercole Mario Monaco | Democrazia Cristiana (1993-1997) Lista Civica di Centro (1997-2002) |
Sindaco | [15][16] |
27 maggio 2002 | 6 maggio 2012 | Alessio Monaco | Lista Civica di Centro (2002-2007) Lista Civica (2007-2012) |
Sindaco | [17][18] |
7 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Federico Moccia | Lista Civica Autonomia e libertà | Sindaco | [19] |
11 giugno 2017 | in carica | Alessio Monaco | Lista Civica "Rosello popolare" | Sindaco |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122857285 · BNF (FR) cb12141847j (data) |
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