Mercurio e Argo

In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Mercurio e Argo, un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di ogni età e provenienza. Dalla sua origine fino al suo impatto sulla società odierna, Mercurio e Argo è stato un argomento di profondo interesse e dibattito. Approfondendo questo argomento, scopriremo le sue molteplici sfaccettature e la sua rilevanza in diversi contesti. Dalle sue origini storiche alle sue applicazioni contemporanee, Mercurio e Argo ci sfida continuamente a guardare oltre l'ovvio e a considerare le sue implicazioni nella nostra vita quotidiana. Attraverso questo articolo, invitiamo il lettore ad approfondire questo argomento entusiasmante e a riflettere sul suo significato e rilevanza nel mondo di oggi.
Mercurio e Argo
AutoreDiego Velázquez
Data1659
Tecnicaolio su tela
Dimensioni83×248 cm
UbicazioneMuseo del Prado, Madrid

Mercurio e Argo è un dipinto a olio su tela di 83 × 248 cm realizzato nel 1659 dal pittore Diego Velázquez.

È conservato nel Museo del Prado.

Secondo Le metamorfosi di Ovidio, Argo era dotato di cento occhi, la metà dei quali era sempre aperta. Giunone gli ordinò di vegliare sulla giovane Io, sedotta da Giove e trasformata in giovenca. Mercurio, inviato da Giove, fece addormentare Argo con il suono del flauto, per poi colpirlo a morte con una pietra, e ne decapitò il cadavere. Giunone trasferì allora gli occhi di Argo sulla coda del pavone, che da allora divenne il suo simbolo.

Il mito è trattato nell'opera molto liberamente: Mercurio è riconoscibile dal petaso alato, ma Argo ha due occhi come un qualunque mortale.

Collegamenti esterni