In questo articolo vogliamo affrontare il tema Mazzafrusto per offrire una visione ampia e dettagliata di questo argomento oggi così attuale. Dalle sue origini al suo impatto sulla società, attraverso la sua evoluzione nel tempo, miriamo ad analizzare ogni aspetto relativo a Mazzafrusto per fornire ai nostri lettori una prospettiva completa e aggiornata. Attraverso dati, studi e testimonianze, miriamo a far luce su Mazzafrusto e sulle sue implicazioni, con l'obiettivo di fornire conoscenze arricchenti e preziose a chi è interessato ad approfondire questo argomento. Ci auguriamo che questo articolo serva da punto di partenza per una riflessione critica e costruttiva su Mazzafrusto, stimolando il dibattito e la ricerca di soluzioni attorno a questo problema.
È derivata probabilmente dalle fruste per battere il grano e utilizzata dall'XI secolo al XVII secolo. Per la sua difficile governabilità e pericolosità per lo stesso utilizzatore[1], non era destinata al combattimento di lunga durata, quanto invece ad attacchi immediati e letali, specie della cavalleria pesante alla carica.[senza fonte]
Caratteristiche
Consiste in una palla di ferro chiodata collegata ad un bastone tramite una catena[1].
Si distingue in mazzafrusto da piede o da cavallo[2]:
quello da piede è costituito da un'asta ad altezza d'uomo munita superiormente di una staffa a cui sono unite con catene da una a tre palle di legno ferrato o di ferro con punte e brocchi[2];
quello da cavallo (flagello d'arme) a manico corto e di solito con una sola palla[2].
Vi è anche una variante più controllabile di mazzafrusto, composta da un manico di legno con attaccata, invece di una catena, un cilindro di legno[1], di circa metà della lunghezza del manico così da non ferire la mano, coperto di chiodi.