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Cominciò a dedicarsi con maggior costanza al ciclocross a partire dalla seconda metà degli anni 1990, e fu proprio in questa specialità che conseguì i risultati più importanti di carriera: si laureò infatti campione del mondo nel 1998 a Middelfart, nel 1999 a Poprad e nel 2002 a Zolder, salendo sul podio iridato anche in altre quattro annate. Nel 1999 vinse la coppa del mondo, mentre nel 2001 e nel 2002 si aggiudicò il campionato nazionale.
Si è ritirato dall'attività il 30 dicembre 2004 dopo il Centrumcross di Surhuisterveen. Il 2 marzo 2005 la Federciclismo belga gli ha comminato una squalifica di quattro anni, due dei quali sospesi, per l'affare di traffico di prodotti dopanti che l'ha visto coinvolto insieme a Johan Museeuw e Jo Planckaert.[1][2][3] Dal 2007 è direttore sportivo della Sunweb-Revor, squadra belga con licenza UCI Continental divenuta negli anni Marlux e Pauwels Sauzen-Bingoal. È figlio di René De Clercq, anch'egli ciclocrossista attivo nei primi anni 1970, mentre suo zio paterno è Roger De Clercq, attivo negli anni 1960 perlopiù su strada.