Al giorno d'oggi, Luigi Bienaimé è un argomento che suscita grande interesse nella società. Nel tempo Luigi Bienaimé è diventato un elemento fondamentale nella vita quotidiana delle persone. Sia al lavoro, socialmente o personalmente, Luigi Bienaimé gioca un ruolo cruciale nel modo in cui viviamo. Nel corso della storia, Luigi Bienaimé si è evoluto e adattato ai bisogni e alle richieste della società, diventando argomento di studio e ricerca costanti. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti e le ripercussioni di Luigi Bienaimé nella vita di tutti i giorni, nonché la sua influenza in vari campi e settori.
Nacque da Maria Caterina Tosi, seconda moglie di Francesco Giuseppe Bienaimé, il cui padre s'era trasferito in Italia dalle Fiandre (1749). Si formò presso l'Accademia di Belle Arti della città natale, e vi ricevette un pensionato per Roma (2 marzo 1818). Nell'allora capitale pontificia, assieme al fratello Pietro Antonio Bienaimé (Carrara, 4 luglio 1781-28 marzo 1857; che il padre ebbe da Ursula Lazzarini), riuscì ad accedere nella rinomata bottega dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, venendo incaricato di collaborare a varie opere. Ottenuti anche i favori del maestro per le sue capacità di copista, svolse per lui altre mansioni, promuovendolo come dirigente contabile dello studio romano (1827); grazie alla sua amministrazione e ai documenti prodotti, ha permesso agli storici dell'arte e ai biografi la ricostruzione delle date dei lavori di Thorvaldsen, a volte da lui ultimati.
il busto in gesso del cardinal Albani (accademia di Carrara, 1831);
altre commissioni per il principe Alessandro a palazzo d'Inverno (1839);
tra queste due statue dell'eroe greco Telemaco (oggi allocate un'all'accademia di San Luca e l'altra all'accademia di Carrara); un'Andromeda; un'Andromaca; una Diana sorpresa; uno Zefiro; una Baccante danzante; Psiche abbandonata da Amore; un gruppoIl matrimonio;
la Venere per il duca Alessandro Torlonia (1842), dapprima a Checchetelli (oggi al palazzo Corsini di Roma);
una riproduzione dell'erma di Napoleone realizzato da Thorvaldsen (nella casa dei Bienaimé a Marina di Carrara; l'originale del maestro è situato al Museo Thorvaldsen);
Nel museo dedicato ai Bienaimé a Marina di Carrara, sono conservate altre opere scultoree e pittoriche, in parte prelevate anche dalla casa del fratello maggiore, che realizzò un'erma in marmo del maestro Thorvaldsen (oggi conservata al museo di Copenaghen).