San Guiberto di Gembloux | |
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Immagine devozionale del santo | |
Monaco | |
Nascita | 892 |
Morte | Gorze, 23 maggio 962 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1211 |
Ricorrenza | 23 maggio |
Guiberto di Gembloux, in francese Guibert de Gembloux (892 – Gorze, 23 maggio 962), è stato un monaco cristiano belga.
Aristocratico di Lotaringia, dopo aver partecipato a numerose campagne militari, Guibert si ritirò come eremita nel territorio di famiglia di Gembloux (anticamente Gemblours), ereditato dal padre.
Con l'appoggio dell'imperatore Ottone I egli vi fondò nel 936 un monastero fortificato e quasi indipendente (batteva addirittura propria moneta).[1] Dopo la permanenza per un certo periodo nell'Abbazia di Gorze, egli ne adottò la regola benedettina per il suo monastero, a capo del quale mise come abate un monaco di Gorze, Erluino.
I monaci di Gembloux furono attivi come missionari fra gli ungari e gli slavi che rimasero nel ducato di Brabante dopo l'invasione del 954.
Guiberto si ritirò a Gorze ma, pur aspirando alla solitudine della vita monastica, egli doveva spesso tornare a Gembloux per difendere gl'interessi ed i diritti della sua fondazione (fra gli altri, contro il conte di Namur).
Morì nel 962.
Sigebert di Gembloux, monaco dell'abbazia e scrittore medievale di fama, scrisse una Vita di San Guiberto. L'edizione critica del testo si trova negli Acta Sanctorum, 5º volume del mese di maggio.
San Guiberto viene ricordato nella liturgia il giorno 23 maggio.
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