Gaggio Montano comune | |
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Il Faro, simbolo del comune, sul Sasso di Rocca | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città metropolitana | Bologna |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Pucci (lista civica di centro Un impegno concreto) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 44°12′N 10°56′E |
Altitudine | 682 m s.l.m. |
Superficie | 58,67 km² |
Abitanti | 4 827[1] (30-6-2022) |
Densità | 82,27 ab./km² |
Frazioni | Affrico, Abetaia, Bombiana, Marano sul Reno, Pietracolora, Rocca Pitigliana, Silla, Santa Maria Villiana |
Comuni confinanti | Castel d'Aiano, Castel di Casio, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Montese (MO), Alto Reno Terme, Vergato |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 40041 |
Prefisso | 0534 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 037027 |
Cod. catastale | D847 |
Targa | BO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 983 GG[3] |
Nome abitanti | gaggesi |
Patrono | Natività della Beata Vergine Maria |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gaggio Montano nella città metropolitana di Bologna | |
Sito istituzionale | |
Gaggio Montano (Gâg’ in dialetto bolognese montano medio[4][5]) è un comune italiano di 4 827 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna.
Il suo simbolo è il Faro, edificato sul Sasso di Rocca, monumento dedicato ai caduti delle due guerre mondiali. I suoi abitanti si chiamano "gaggesi".
Fa parte dell'Unione dell'Appennino Bolognese.
Il popolamento di queste zone pare avere origine antica: fondi di capanne dell’età del Bronzo (1500-930 a.C.) furono ritrovati nel secolo scorso a Santa Maria Villiana e tombe di età villanoviana (930-525 a.C.) a 8 km a sud del capoluogo sulla sinistra del torrente Silla.
Il primo documento che parla di Gaggio è il diploma del re longobardo Astolfo del 753 con cui il sovrano donava al cognato Anselmo, abate di Nonantola, il "Gajum Reginae".
Nel Medioevo, il territorio di Gaggio, in quanto tra le zone strategiche per il commercio diviene pertanto teatro di contese tra il Comune di Bologna e i signori feudali della valle del Reno.
Nel Duecento viene eretta presso la rupe di Gaggio una rocca a scopo difensivo.
Nel Quattrocento, per via della fedeltà al Comune di Bologna, verrà più volte posta sotto assedio e subirà distruzioni.
Il paese di Gaggio appare intorno al 1580 nella Galleria delle carte geografiche dei palazzi Vaticani con il nome di "Gazzo".
Durante la Seconda guerra mondiale, il comune di Gaggio fu teatro di varie stragi compiute dalle truppe tedesche ai danni di formazioni partigiane e popolazione civile. In particolare, degli eccidi di Ronchidoso, Silla e Molinaccio, avvenuti nel settembre 1944.
Abitanti censiti[10]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione straniera residente era di 482 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
La biblioteca e l'archivio storico hanno sede presso il municipio.
Come parte del Museo aperto della montagna bolognese, la Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno ha in progetto di istituire un Museo dell'Emigrazione a Gaggio Montano.[11]
L'oratorio di San Giovanni Evangelista, un edificio del XIV-XV secolo adibito in origine a ospitale per i pellegrini e gestito dalla Compagnia dei Confratelli del Santissimo, ospita un piccolo Museo parrocchiale intitolato a Carlo Emanuele Meotti.[12][13]
Ogni anno a Gaggio Montano, durante il mese di agosto, si svolge una competizione, basata su una serie di prove diverse a ogni edizione, chiamata As giughen la videla (in italiano: "ci giochiamo la vitella"), tra i quattro quartieri in cui è diviso il paese: Masonte, Serra, Roncole e Fondo di Gaggio.
Vanta la nascita e la crescita della Saeco, un'importante azienda produttrice di macchine per caffè e distributori automatici di bevande e snack a livello mondiale. Nella stessa zone è nata e si è sviluppata anche la Caffitaly azienda che produce macchine da caffè, capsule caffè ed access. All'interno del territorio del comune di Gaggio sono presenti anche molte industrie del settore metalmeccanico come: 3T, Palmieri Group, Comur. Inoltre, vi è stata stabilita nel 2006 la nuova sede dell'azienda Piquadro[14].
Il paese, che dista circa 60 Km del centro di Bologna, è attraversato dalla ex strada statale 623 del Passo Brasa, ora provinciale, che termina in località Crociale all'intersezione con la provinciale 324 del Passo delle Radici, anch'essa già statale.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Primo cittadino | Partito | Mandato | Elezione | ||
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Inizio | Fine | ||||
Arnaldo Brasa | Democrazia Cristiana | 1951 | 1956 | Elezioni 1951 | |
1956 | 1960 | Elezioni 1956 | |||
1960 | 1965 | Elezioni 1960 | |||
1965 | 1970 | Elezioni 1965 | |||
1970 | 1975 | Elezioni 1970 | |||
1975 | 1980 | Elezioni 1975 | |||
1980 | 1985 | Elezioni 1980 | |||
1985 | 1986 | Elezioni 1985[15] | |||
Roberto Melosi | Democrazia Cristiana | 1986 | 1990 | ||
1990 | 1995 | Elezioni 1990 | |||
Centro Cristiano Democratico | 1995 | 1999 | Elezioni 1995 | ||
Lista civica di Centro-destra | 1999 | 2004 | Elezioni 1999 | ||
Bruno Gualandi | Lista civica di Centro "Sempre per Gaggio" | 2004 | 2009 | Elezioni 2004[15] | |
2009 | 2011 | Elezioni 2009 | |||
Maria Elisabetta Tanari | Lista civica di Centro "Sempre per Gaggio" | 2011 | 2016 | Elezioni 2011[16] | |
2016 | 2021 | Elezioni 2016 | |||
Giuseppe Pucci | Lista civica "Un impegno concreto" | 2021 | in carica | Elezioni 2021 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139708169 · LCCN (EN) n94005482 · J9U (EN, HE) 987007533102205171 |
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