Delfina Bunge (Buenos Aires, 24 dicembre 1881 – Alta Gracia, 30 marzo 1952) è stata una scrittrice, poetessa e saggista argentina. Insieme al marito Manuel Gálvez, faceva parte della lista degli intellettuali che sostenevano il peronismo.
Delfina era figlia di Raimundo Octavio Bunge, ex giudice della Corte Suprema dell'Argentina e María Luisa Justa Rufina de Arteaga. Aveva tre fratelli: Carlos Octavio Bunge, pubblicista, sociologo e storico, Augusto Bunge e Alejandro Bunge, che erano coinvolti negli affari. Aveva anche una sorella, Julia Bunge de Uranga. Ha studiato nel Colegio del Sagrado Corazón.
Nel 1910 Bunge sposò Manuel Gálvez e tre anni dopo ebbero una figlia, Delfina Gálvez Bunge. Alcuni dei suoi primi versi, pubblicati su riviste e giornali, furono in lingua francese. Il suo primo volume di poesie, Simplement, venne publicato a Parigi nel 1911. Nel 1933, in collaborazione con la sorella Julia, Bunge pubblicò El arca de Noé e nel 1918 pubblicò a Buenos Aires un secondo libro di versi in francese, La nouvelle moisson. Più tardi pubblicò Historia y novena de Nuestra Senora de Lourdes[1].
Durante la seconda guerra mondiale Bunge pubblicò opere antisemite che promuovevano cospirazioni secondo cui gli ebrei cercavano di indebolire la società cristiana[2].
Morì in Alta Gracia nel 1952. Apparve su un francobollo argentino nel 1983.
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