Nel mondo di oggi, Count Basie è un argomento che ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Il suo impatto si estende a tutti gli ambiti della vita quotidiana, dalla politica alla cultura popolare, passando per la tecnologia e la società. Con il passare del tempo Count Basie è diventato un fenomeno che non distingue confini o barriere, poiché la sua influenza attraversa tutti i tipi di contesti e realtà. In questo articolo esploreremo in modo approfondito le molteplici sfaccettature di Count Basie, analizzandone le implicazioni e le conseguenze in diversi ambiti della vita quotidiana.
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William Allen Basie nacque il 21 agosto 1904, a Red Bank, nel New Jersey, USA. Entrambi i suoi genitori erano musicisti. All'inizio si cimentò con la batteria, ma in quello strumento ebbe come rivale un suo amico, Sonny Greer, che poi sarebbe diventato batterista della band di Duke Ellington, così passò al pianoforte, ricevendo le prime lezioni da sua madre, pianista. Ebbe contatti con altri pianisti di Harlem, in particolare Fats Waller. Prima dei suoi 20 anni aveva già suonato in circuiti vaudeville come pianista solista, accompagnatore e direttore musicale per cantanti blues, ballerini e attori.
Nel 1927 arrivò a Kansas City, accompagnando un gruppo in tour; qui rimase, dapprima suonando come pianista nei cinema dove si proiettavano film muti. Nel luglio 1928 si unì ai Blue Devils di Walter Page, che includevano il cantante Jimmy Rushing; entrambi sarebbero poi diventati importanti componenti della band dello stesso Basie. All'inizio del 1929 Count Basie lasciò i Blue Devils per suonare con altre due band meno famose. Sempre in quell'anno entrò nella Kansas City Orchestra di Bennie Moten, come fecero dopo poco gli altri membri chiave dei Blue Devils.
Bennie Moten morì nel 1935; la band continuò sotto la guida di Buster Moten ma Basie se ne andò poco dopo. Sempre in quell'anno, con Buster Smith e diversi altri componenti della band di Moten, formò un nuovo gruppo di nove musicisti, inclusi "Papa" Jo Jones, Walter Page, Freddie Green e in seguito Lester Young; col nome di Barons of Rhythm diventarono presenza fissa al Reno Club di Kansas City. Fu in questo periodo che Basie assunse il soprannome di "Count", il Conte, seguendo l'esempio di "Duke" Ellington e di Earl Hines.
La trasmissione per radio della musica del gruppo, nel 1936, portò a contratti con un'agenzia di spettacoli nazionale e con la casa discografica Decca Records. Il contratto si fece più importante e nel giro di un anno la Count Basie Orchestra, come ormai si era chiamata, diventò una delle principali big band dell'era dello swing. Tra i solisti si distinguevano Young, Hershel Evans e Jack Washington (sax), Buck Clayton e Harry "Sweets" Edison (trombe), Vic Dickenson e Dickie Wells (tromboni). Suonò al Grand Terrace a Chicago e al Roseland di New York per poi tornare a Chicago, al Ritz Carlton Hotel e infine ancora a New York, nel piccolo club Famous Door.
Alla fine degli anni trenta, la band aveva acquisito fama internazionale con pezzi come One o'clock jump (1937), Jumpin' at the Woodside (1938) e Taxi War Dance (1939).
Nel 1939 passò dalla Decca alla Columbia, e si spostò sulla Costa Ovest, dove ebbe modo di apparire, insieme alla sua band, in cinque film usciti a poco tempo l'uno dall'altro, nel 1943: Hit Parade of 1943, Reveille with Beverly, Stage Door Canteen, Top Man e Crazy House.
In quegli anni incise pezzi di successo come I Didn't Know About You, Red Bank Blues, Rusty Dusty Blues. Solisti di spicco, tra gli altri, Buddy Tate, Don Byas, Illinois Jacquet, Arnett Cobb (tutti al sax tenore). In seguito cambiò ancora etichetta passando alla RCA Victor, con cui pubblicò tra gli altri i pezzi Open the Door, Richard! che nel 1947 raggiunse la prima posizione nella Billboard Hot 100, Free Eats, One O'Clock Boogie e I Ain't Mad at You (You Ain't Mad at Me).
Nel 1950 la popolarità della band era in declino e problemi finanziari costrinsero Basie a scioglierla (come furono costrette allo scioglimento tutte le grandi orchestre del tempo, ad eccezione di quella di Duke Ellington). Per i seguenti due anni diresse un gruppo con un numero di componenti variabile tra sei e nove; tra i suoi musicisti c'erano Clark Terry, Wardell Gray, Buddy DeFranco, Serge Chaloff e Buddy Rich. Una vera e propria band Basie la rimise in piedi nel 1952, con l'aiuto del cantante e suo grande amico Billy Eckstine (per la cui orchestra aveva scritto gli arrangiamenti a metà degli anni quaranta).
Nel 1958 Basie vinse due premi alla prima edizione dei Grammy Awards, con il suo LP Basie pubblicato dalla Roulette Records. Altre nomination furono ottenute negli anni seguenti da Breakfast Dance (1959), Barbecue (1959), Dance with Basie (1960), Basie at Birdland (1961) e The Legend (1962).
Nonostante le numerose certificazioni, nessuno di questi dischi vendette moltissimo, in seguito a ciò Basie si dedicò a collaborazioni con diversi famosi cantanti, come Frank Sinatra (avvalendosi come già accaduto con Eckstine, degli arrangiamenti di Quincy Jones)[1], Tony Bennett (1958/1959), Ella Fitzgerald (1963), Sammy Davis jr. (1965) e Jackie Wilson (1968).
Questo suo periodo risultò sgradito agli appassionati di jazz più integralisti, ed alla fine degli anni sessanta Basie tornò a una musica più in linea con la sua storia. Tuttavia la registrazione del concerto con Sinatra "At the Sands" di Las Vegas nel gennaio-febbraio 1965 (Reprise) rimane un classico dello swing ed uno dei migliori concerti sia per il cantante che per la band e l'arrangiatore.
Nel 1970 registrò l'album Afrique, un disco sperimentale e all'avanguardia che fu nominato ai Grammy Awards dell'anno successivo.
Nei primi anni settanta passò alla Pablo Records, con cui rimase fino alla morte. Di questo periodo sono gli album Basie Jam, Basie and Zoot, Prime Time e The Gifted Ones, con Dizzy Gillespie.
Nel 1976 ebbe un attacco cardiaco che ne interruppe la carriera per diverso tempo e negli anni ottanta dovette esibirsi a volte su una sedia a rotelle.