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Il nome deriva dal latinoportentosum, cioè prodigioso, straordinario, portentoso, mostruoso, forse per la folta cespugliosità.
Caratteristiche fisiche
Questa specie è alquanto variabile di forma e può essere facilmente confusa con altre Cladonia, in particolare con la C. rangiferina. Il tallo primario è di forma crostosa e spesso ne è priva. I podezi sono sprovvisti di cortex ed hanno ramificazioni tricotomiche: in pratica da un ramoscello si dipartono esclusivamente tre rametti più piccoli.[1]
Habitat
Diffusa soprattutto nelle regioni a clima moderatamente fresco, oceanico; reperita su suoli acidi solo nelle brughiere a Calluna. Forma cospicui tappeti sul terreno.
Località di ritrovamento
La specie è stata reperita nelle seguenti località:
In Italia è presente, anche se alquanto rara, in tutta la Sardegna, la Liguria e il Piemonte; in gran parte del Trentino-Alto Adige, della Toscana, del Veneto settentrionale e in alcune zone della Valle d'Aosta. Da testimonianze fossili non troppo lontane nel tempo era diffusa pressoché in tutta la penisola.[2]
Tassonomia
Questa specie secondo alcuni autori è da riferire alla sezione Impexae, secondo altri alla sezione Unciales[3] e presenta le seguenti forme, sottospecie e varietà (al 2008):
Cladonia portentosa f. decolorans Ahti.
Cladonia portentosa f. erinacea (Desm.) Sandst., (= Cladonia portentosa).
Cladonia portentosa f. portentosa (Dufour) Coem. (1865).