Ca' Corner della Regina

Nel mondo di oggi, Ca' Corner della Regina ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua influenza nell'ambiente lavorativo o per la sua importanza nella vita quotidiana delle persone, Ca' Corner della Regina è diventato un argomento di dibattito e discussione costante. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione odierna, Ca' Corner della Regina è stato oggetto di studio e analisi da parte di esperti di diversi ambiti. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Ca' Corner della Regina, dalle sue implicazioni nella vita di tutti i giorni al suo impatto a livello globale. Attraverso uno sguardo dettagliato e approfondito, cerchiamo di comprendere meglio il ruolo che Ca' Corner della Regina gioca nel nostro mondo moderno e come è diventato parte integrante della nostra realtà.

Ca' Corner della Regina
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàVenezia
IndirizzoCalle Corner, 2214a-2229a, Santa Croce
Coordinate45°26′26.47″N 12°19′56.04″E / 45.440687°N 12.332233°E45.440687; 12.332233
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzioneprima del 1450
Ricostruzioneinizio 1700
Stileneoclassico
UsoPrivato
PianiQuattro più mezzanino sottotetto
Realizzazione
ProprietarioFondazione Prada
CommittenteFamiglia Corner

Ca' Corner della Regina è un palazzo veneziano, situato nel sestiere di Santa Croce e affacciato sul Canal Grande, vicino a Ca' Pesaro, tra Ca' Favretto e Palazzo Correggio. È la sede veneziana della Fondazione Prada dal 2011.

Storia

Il palazzo fu costruito in luogo di edifici preesistenti per volontà della famiglia Corner, nel XVIII secolo, per mano dell'architetto Domenico Rossi. Estintasi la nobile casata veneziana, Ca' Corner della Regina fu convertita in Monte di Pietà nell'Ottocento, mentre dal 1975 al 2010 ha ospitato l'ASAC, Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Da maggio 2011 ospita le mostre d'arte contemporanea e le attività culturali della Fondazione Prada. La fondazione ha avviato il restauro conservativo del palazzo, pianificato con gradualità in base alle direttive della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e della Laguna, con l'affiancamento della Fondazione Musei Civici di Venezia. Recentemente l'edificio è stato venduto dal comune di Venezia a Miuccia Prada per 40 milioni di euro.

Architettura

Nella costruzione di Ca' Corner, Rossi tenne presente le nuove linee che Baldassarre Longhena stava impostando sul Canal Grande con la vicina Ca' Pesaro, alla quale il palazzo è visibilmente ispirato. Si tratta di un edificio modulato su tre livelli, ma particolarmente slanciato anche per la presenza di due ammezzati, nel sottotetto e tra piano terra e primo piano.

Il portale principale, in posizione centrale, è a tutto sesto e sviluppato in altezza, su uno sfondo bugnato che caratterizza il primo livello e il mezzanino, ispirandosi alle facciate rinascimentali. Il primo dei due piani nobili è percorso da balaustra, al di sopra della quale sono poste sette monofore a tutto sesto con mascherone in chiave, tra le quali sono poste delle semicolonne ioniche.

Un largo marcapiano divide questo livello dal secondo piano nobile, che presenta disposte regolarmente le sette finestre, qui però di forma rettangolare e sovrastate ciascuna da timpano; tra di esse si interpongono simmetricamente delle grandi semicolonne di ordine corinzio, che interessano anche l'ammezzato, a livello del quale esse poggiano su sezioni di architrave, a loro volta poggianti sulla sottile cornice del tetto. Quest'ultimo, in posizione centrale, ha due abbaini.

Note

  1. ^ Marcello Brusegan, I Palazzi di Venezia Newton & Compton, Roma 2007, pag. 83.

Bibliografia

  • Marcello Brusegan. La grande guida dei monumenti di Venezia. Roma, Newton & Compton, 2005. ISBN 88-541-0475-2.
  • Guida d'Italia – Venezia. 3ª ed. Milano, Touring Editore, 2007. ISBN 978-88-365-4347-2.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN234399393 · LCCN (ENno2014162616 · GND (DE7706144-5 · J9U (ENHE987007393330605171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2014162616